E’ stata stipulata tra la Regione Campania, l’Interporto Sud Europa e il Ministero per le Infrastrutture, la convenzione per la realizzazione del raddoppio del fascio dei binari di presa e consegna della struttura intermodale casertana. Gli enti coinvolti confermano dunque, con l’accordo sottoscritto qualche giorno fa, la rilevanza dell’opera infrastrutturale casertana nell’intero contesto territoriale e la sua evidente natura di interesse generale “perché correlata- si legge nella nota- alla creazione di un’organica rete nazionale e regionale di trasporto intermodale delle merci”.
Tecnicamente dunque, passeranno da tre a sei binari di presa e consegna delle merci e si procederà con il prolungamento del binario di raccordo fino a 750 metri adeguando così di fatto, l’Interporto Sud Europa agli standard europei. In termini pratici, l’opera infrastrutturale (di cui Ise spa è soggetto attuatore), consentirà un significativo aumento del traffico da e per l’area intermodale casertana dei traffici provenienti dai porti del mediterraneo e diretti in tutta Europa.
“Il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica approvato nel marzo 2001 sottolinea la necessità di sostenere lo sviluppo dei traffici merci sulle medie e lunghe distanze con modalità di trasporto più sostenibili rispetto a quella stradale e sottolinea l’opportunità di procedere alla riorganizzazione ed al potenziamento dei servizi ferroviari per le merci, attraverso la costruzione di una moderna rete di raccordi ferroviari nei grandi bacini generatori di traffico industriale”, è la posizione dell’amministratore di Ise spa, Antonio Campolattano che commenta con soddisfazione l’accordo con Regione e Ministero delle Infrastrutture: “I lavori, la cui spesa è ripartita tra Interporto Sud Europa e Ministero- aggiunge Campolattano- partiranno entro il prossimo Giugno”. Tempi per la realizzazione: 18 mesi, grazie anche alle autorizzazioni già rilasciate dal comune di Maddaloni.
Il potenziamento dell’area intermodale casertana, segue di qualche mese l’avvio del primo collegamento diretto con il Porto di Napoli (attraverso la realizzazione e la gestione di un proprio terminal interno all’area portuale e treni shuttle dedicati) e il raddoppio, in termini numerici, dei collegamenti da e per le regioni del nord Europa.